martedì 10 gennaio 2012

La filastrocca sulle abitudini sessuali delle civette

Veniamo alla "questione filastrocche".

Chiunque abbia dei mostriciattoli avrà comprato/gli avranno regalato qualche libro di questi componimenti più o meno poetici. Io ne ho un paio, di cui uno con versioni non edulcorate (dell’introduzione del politically correct nella letteratura per bambini penso scriverò più avanti).

Avete mai letto con attenzione le filastrocche? 
Vi rendete conto di quel che diciamo ai nostri figli?
Dov'è il Moige quando serve?

Iniziamo con il più grande dei classici: 

ambarabà ciccì coccò
tre civette sul comò
che facevano l'amore
con la figlia del dottore
il dottore si ammalò     
ambarabà ciccì coccò

facciamo un po' di analisi del componimento.
Trattasi di settenari e novenari con rima AABBAA.

ambarabà ciccì coccò

verso oscuro, forse ermetico.
Secondo il linguista italiano Vermondo Brugnatelli (si chiama così, non è una battuta) potrebbe risalire ad epoca latina, quando doveva suonare "hanc para ab hac quidquid quodquod", una "conta" il cui senso doveva essere circa "ripara questa (mano) da quest'altra (che fa la conta)..."

A mio parere la spiegazione è esagerata. Semplicemente dovevano trovare qualcosa che facesse rima con comò…

tre civette sul comò

Appunto, il comò. Ma vi siete mai chiesti: che ci fanno tre civette su un comò?

che facevano l'amore

Facevano l’amore!
Ok. Capisco la necessità di iniziare presto l’educazione sessuale.
Va bene utilizzare gli animali (farfalle, api, cicogne).
Ma tre civette che si pastrugnano, per di più su un comò, non mi pare una grande metafora.
E poi: facevano l’amore tra di loro? Ebbene, no:

con la figlia del dottore

Qui la questione si fa pruriginosa.
Mi chiedo: è sano far sapere ai bimbi che la figlia del dottore si accompagna sessualmente con ben tre civette? 
Cioè, io non sono un bacchettone, ma un orgia con tre pennuti su un comò… mi pare una immagine un po’ forte per un bambino di due anni… Tanto è vero che pure il padre della svergognata non la prende bene…

il dottore si ammalò     

Ecco. Appunto.
Tra l’atro questa è l’unica cosa che ha un minimo di senso. 
Trovi tua figlia impegnata in acrobazie sessuali con tre strigiformi, come minimo ti viene un mancamento.

ambarabà ciccì coccò

Ed ecco che il compositore ci lascia così, in media res.

Le domande si affastellano:
il dottore si è ripreso? O la scoperta delle perversioni della figlia gli è stata fatale?
La figlia ha poi regolarizzato il rapporto con i pennuti? Con tutti e tre o solo con uno?

Forse non lo sapremo mai... 
Speriamo che Voyager se ne occupi presto.

1 commento: