mercoledì 4 gennaio 2012

Liberalizzate i portatori di doni!


Quest’anno, visto che mostriciattolo numero 1 inizia ad avere una certa età, abbiamo dovuto decidere chi gli portava i regali di Natale. Scelta pregnante: dovremo infatti mantenere la linea con mostriciattolo numero 2, quando sarà il momento.

Dopo breve riflessione, abbiamo optato per un tradizionale Babbo Natale. Ci ha convinto il suo anticonformismo:

  • è obeso, in un mondo che aborre i grassi
  • sfrutta manodopera minorile per fare i regali. Li chiama “Elfi”, seh...
  • tiene 9 renne volanti in cattività alla faccia degli animalisti. E gli da nomi da denuncia, tipo Prancer o Dasher
  • ha un doppio lavoro: gestisce una impresa di consegne a domicilio (che in effetti lavora un giorno l’anno) e fa la pubblicità della Coca Cola.
  • per evadere le tasse ha la residenza al Polo Nord che evidentemente è un paradiso fiscale tipo le Isole Cayman (è anche chiaro a tutti che si tratta di un domicilio di comodo, visto il clima)
  • passa dai camini in un mondo in cui ci sono praticamente solo caldaie o teleriscaldamento

La cosa mi ha fatto pensare a quando ero piccolo io. Allora c’era una specie di Justice league dei regali che mi portava i giochi a Natale (per chi non lo sapesse, Justice league è tipo i magnifici sette ma con Supermen e Batman al posto di Steve McQueen e Charles Bronson).

In sintesi la cosa avveniva così:

  • da mia nonna a Bergamo, veniva Santa Lucia il 13 dicembre
  • a casa mia passava Babbo Natale.
  • dei regali di mia nonna paterna, cattolica, si occupava Gesù Bambino (non ho mai capito se da solo o in joint venture con il Bue e l’Asinello).
  • infine, il 6 gennaio i regali di una zia li portava la Befana (senza contare che quando ero in Spagna ho scoperto che lì i colpevoli sono i Re Magi).
Tutto ciò comporta una serie di domande molto serie, che coivolgono il governo Monti, i poteri occulti, la Trilateral e perfino i Teletubbies (di cui prima o poi occorrerà pur parlare):

  • Babbo Natale, Santa Lucia, Gesù Bambino, la Befana si dividono il mercato?
  • O chi prima arriva porta il regalo?
  • Lavorano a cottimo?
  • Lasciano un segno sulle case già visitate come gli zingari delle leggende metropolitane?
  • Esiste - al contrario - un cartello della consegna dei doni che tiene alto il prezzo dei regali?
  • Serve una Autorità indipendente per regolare la concorrenza tra i portatori di regali di Natale?
In Transatlantico si parla con insistenza di imminenti provvedimenti del Governo Monti...

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