martedì 3 luglio 2012

Guardo gli asini che volano nel ciel

Ci sono cose che tutti dovrebbero aver visto almeno 100 volte nella vita. Una di queste è, senza alcun dubbio, la canzone “Guardo gli asini che volano nel ciel” (cantata né I diavoli volanti, film del 1939 diretto da A. Edward Sutherland).



Un inno alla felicità del nonsenso, che contiene frasi lisergiche come: 

guardo gli asini che volano nel ciel, ma le papere sulle nuvole si divertono a fare i cigni nel ruscel, bianco come inchiostro

vanno i treni sopra il mare tutto blu, e le gondole bianche sbocciano nel crepuscolo sulle canne dei bambu' Du du du du du”.

Forte della granitica convinzione che questa sia una pietra miliare della cultura occidentale e non solo, ho cercato più volte di propinarlo ai mostriciattoli.

La reazione è stata del tipo “voglio vedere la Piiimpa!!!!” e giù lacrimoni…

Insomma, respinto con perdite.

Ma nel mio ruolo di illuminato responsabile della corretta educazione dei mostriciattoli, non mi arrendo: Stanlio e Ollio bisogna vederli. Sennò, niente gelato!

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